Cos’è l’ortodonzia?

L’ortodonzia è un ramo di medicina dentale che si occupa di armonizzare i denti e il morso, di ottenere l’aspetto di volto bello e armonizzato, si occupa anche del design e della costruzione dei dispositivi necessari per la terapia.

L’ortodonzia è il più antico ramo specializzato in odontoiatria, che si è formato alla fine dell’Ottocento e continua ad perfezionarsi usando diverse tecniche e idee, da più di un secolo.

La correzione di spostamento di denti e l’armonizzazione del morso si realizzano usando i dispositivi ortodontici, noti anche come “apparecchi” per i denti. Ogni dispositivo ha delle sue possibilità e limitazioni, non esiste un apparecchio universale che possa migliorare ogni forma del morso cattivo (malocclusione) o posizione scadente (malposizione) dei denti. I due termini dipendono uno dall’altro perché senza posizionamento corretto dei denti non c’è neanche un morso soddisfacente.

È interessante che l'ortodonzia sia un ramo dov’è cruciale l’esperienza e la competenza dell’ortodontista; nonostante l’esistenza degli apparecchi costruiti grazie alle tecnologie nuove, un ortodontista esperto otterrà meravigliosi risultati indipendente dal dispositivo usato nella terapia. Nonostante la convinzione frequente dei pazienti, gli apparecchi fissi non sono sempre migliori da quelli mobili. La scelta del dispositivo si può considerare con un paziente o un genitore, però la decisione finale la deve prendere l’ortodontista.

Il primo esame ortodontico

Il primo incontro tra paziente e ortodontista è la chiave della terapia efficace. La terapia ortodontica è specifica in quanto dura un certo periodo e in quanto ha bisogno della fiducia reciproca e la relazione di partnership  tra il paziente e l’ortodontista per ottenere il successo.

Una delle cose più importanti del primo esame ortodontico consiste nel capire la problematica del suo morso e la posizione dei denti da parte del paziente, e che l’ortodontista capisce i motivi per cui il paziente si è rivolto all’esperto. In altre parole, è importante capire dove sta l'insoddisfazione del paziente, perché la terapia non solo deve essere guidata dalle regole della professione, ma anche deve avere come il risultato la soddisfazione da parte del paziente.

Nel primo esame al paziente sarà spiegata la natura del problema e alcune delle potenziali soluzioni. Se il paziente ha deciso di cominciare la terapia, si prendono alcuni materiali diagnostici come le impronte e le foto, questo si può fare anche nell’incontro successivo. Del finale piano della terapia si decise soltanto dopo la dettagliata analisi dei materiali diagnostici, che includono i misuramenti sui modelli di gesso (i modelli sono ottenuti sulla base delle impronte), le analisi delle foto dei pazienti e la radiografia.  

Trattamento ortodontico per bambini e adolescenti

Nonostante la notevole crescita del numero dei pazienti adulti che richiedono un trattamento ortodontico, comunque, i bambini e gli adolescenti continuano ad essere i pazienti più numerosi. Questo fenomeno non è da trascurare e non è legato sul fatto che “ai bambini la posizione dei denti si può correggere in modo più veloce”.

Il motivo principale è la pubertà che accelera la crescita il che risulta nella potenziale adattabilità di alcune strutture ossee. I menzionati fenomeni fisiologici li usa l’ortodontista nella terapia per correggere i problemi dento-scheletrici più complessi che sarebbero impossibili da correggere nell’età matura. Nella maggior parte di casi, questo si realizza usando i dispositivi mobili. Con la correzione delle relazioni irregolari nella mascella nell’età tenera, l’ortodontista diminuisce la necessità di sottoporre i pazienti agli ulteriori interventi chirurgici per correggere le menzionate irregolarità.

L’età ideale per fare il primo esame ortodontico è quella di 6 anni, o anche prima se ci sono delle notevoli  anomalie scheletriche. Nella maggior parte dei casi la terapia non comincerà subito, però si otterrà la valutazione dei potenziali problemi e partiranno certi aspetti della terapia. Lo stabilire dell’inizio della terapia è complesso e dipende da molti fattori, prevalentemente del carattere del problema che il paziente ce l’ha. È da capire che i genitori spesso vogliano vedere la terapia cominciare il più presto possibile, però per dare l’inizio alla terapia ortodontica c’è il momento giusto sul quale decide l’ortodontista.

Trattamento ortodontico per adulti

Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati dalla richiesta per terapia ortodontica da parte dei pazienti adulti (sopra i 18 anni) che si è aumentata più volte.

Avere l’apparecchio in qualsiasi età non si considera più socialmente inaccettabile. La domanda molto frequente è se esista il limite superiore di età per portare l’apparecchio. Il limite superiore non esiste, l’unica precondizione per cominciare a spostare i denti è che essi sono sani e risanati così come anche la cavità orale.

È stato dimostrato dalle ricerche condotte che non c’è la differenza nella velocità di spostare i denti provocati dalla forza odontoiatria tra i pazienti giovani e quelli adulti. Dunque, è evidente che non esiste alcuna contraddizione per la terapia odontoiatrica di un sano settantenne o di una sana settantenne. Dall’altra parte, succede che i pazienti adulti hanno più spesso i problemi con la perdita dei denti e la malattia paradentale (la malattia del mezzo di supporto che “regge” un dente nell’osso). In questi casi è necessario un approccio interdisciplinare, cioè coinvolgere alcuni esperti di diversi rami di odontoiatria che con l’ortodontista realizzano il completo risanamento del sistema della masticazione, rendendo il paziente completamente soddisfatto con il risultato.

Terapia con gli allineatori trasparenti

La terapia con le stecche trasparenti (inglese “aligner”) li hanno resi noti quattro entusiasti alla fine degli anni novanta, cominciando a produrre in una garage le foglie in forma delle stecche per i denti con lo scopo di correggerli. Le stecche sono state prodotte con la stampa 3D o stereolitografia. Da allora è stato fondato il numero elevato delle dite hanno successo occupandosi della stessa tecnologia.

Oggigiorno, gli allineatori trasparenti (inglese “to align” - “riallineare”, “correggere”) sono considerati una parte indispensabile dell’ortodonzia moderna.  Anche se non hanno ancora le stesse possibilità come i classici dispositivi odontoiatrici, gli allineatori si possono usare nel correggere irregolarità lievi e moderatamente gravi.

I vantaggi degli allineatori sono: l’invisibilità all’intero della bocca,facile manutenzione dell'igiene e la possibilità della loro rimozione nelle situazioni socialmente sensibili. I loro svantaggi sono inefficacia nei complessi problemi dentoscheletici e la necessità di portarli l’intero giorno. La terapia si realizza nel modo che il paziente porta una serie di allineatori portandoli almeno 20-22 ore al giorno, e togliendoli quando mangia e lava i denti.

Il nostro policlinico Le offre la possibilità di scegliere la terapia con gli allineatori trasparenti, ma solo dopo l’esame che ha dimostrato la Sua predisposizione per questa forma di terapia. La decisione dipende per lo più dal tipo di problema che ha.